ROMANITÀ
Trilussa (Carlo Alberto Salustri)
— Povero me! Me tireranno er collo!
— disse un Faggiano ar Pollo —
Ho letto sur giornale che domani
c'è un pranzo a Corte, e er piatto prelibbato
saranno, come sempre, li faggiani...
— E te lamenti? Fortunato te!
— je rispose l'amico entusiasmato. —
Nun sei contento de morì ammazzato
pe' la Patria e p'er Re?
E l'Ideale indove me lo metti?
Fratello mio, bisogna che rifretti...
— Eh, capisco, tu sei nazzionalista,
— disse er Faggiano — e basta la parola.
Ma t'avviso, però, che su la lista
c'è puro scritto: polli in cazzarola. —
A 'sta notizzia, er povero Pollastro
rimase così male
che se scordò d'avecce l'Ideale
e incominciò a strilla: — Dio, che disastro!
La Patria, er Re, so' cose belle assai,
ma la pelle è la pelle... capirai!
Ne faccio una questione personale!
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