Sonetti Romaneschi

Da cristiano! Si mmoro e ppo’ arinasco, Pregh’Iddio d’arinassce a Rroma mia. (G. Belli)

ER TEPPISTA A LA DIMOSTRAZZIONE

Trilussa (Carlo Alberto Salustri)

Li sassi che volaveno per aria
cascaveno de peso tra le file

de li sordati, verdi pe' la bile
de conservà la carma necessaria.

Come vôi che sparassero? Er fucile
che mira su la crasse proletaria
è un'infamia, un sopruso, una barbaria
che fa vergogna a un popolo civile!

E pe' questo tiravo! A un polizzotto
je detti un sércio in testa e je strillai:
— Impunito! Bojaccia! Galeotto! —

Era precisamente er brigadiere
che m'arestò quer giorno sur tranvai
perché fregai l'orloggio a un forastiere.

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