PER LE SCALE
Trilussa (Carlo Alberto Salustri)
Quanno la viddi entrà ner portoncino
je dissi una parola piano piano:
lei rispose ridenno; ar mezzanino
tutt'e dua se toccassimo la mano.
Io me fece coraggio: ar primo piano
je detti un bacio propio spizzichino;
arivati ar seconno, su' ripiano,
una ventata ce smorzò er cerino.
Mejo che mejo! Propio a mezze scale,
io nun potette sta', l'abbraccicai.
Voi ch'avressivo fatto? Tale e quale.
Ar terzo piano seguitò a sta' zitta,
ma ar quarto fece: — Ohé?... Ma che farai
quanno ch'ariveremo su in soffitta?
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