Sonetti Romaneschi

Da cristiano! Si mmoro e ppo’ arinasco, Pregh’Iddio d’arinassce a Rroma mia. (G. Belli)

ADAMO E LA PECORA

Trilussa (Carlo Alberto Salustri)

Adamo, che fu er primo propotente,
disse a la Pecorella: — Me darai
la lana bianca e morbida che fai
perché la lana serve tutta a me.
Bisogna che me vesta... Dico bene? —
La Pecorella je rispose: — Bee... —

E l'Omo se vestì. Doppo tre mesi
la Pecorella partorì tre agnelli.
Adamo je se prese puro quelli
e je tajò la gola a tutt'e tre.
— Questi qui me li magno... Faccio bene? —
La Pecorella je rispose: — Bee... —

La bestia s'invecchiò. Doppo quattr'anni
rimase senza latte e senza lana.
Allora Adamo disse: — In settimana
bisognerà che scanni pur'a te;
oramai t'ho sfruttata... Faccio bene? —
La Pecorella je rispose: — Bee...

— Brava! —je strillò l'Omo — Tu sei nata
cór sentimento de la disciplina:
come tutta la massa pecorina
conoschi er tu' dovere e dichi: bee...
Ma se per caso nun t'annasse bene,
eh, allora, fija, poveretta te!

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luglio 1916