L'OCA
Trilussa (Carlo Alberto Salustri)
Un giorno presi un'Oca e j'insegnai
a fa' li voli dritti, verso er celo,
che in generale l'Oca nun fa mai.
Infatti staccò er volo piano piano,
ma j'amancò la forza e per un pelo
me restava affogata in un pantano.
Allora me strillò: — Brutt'animale!
Speravi tu che l'Oca der cortile
volasse come un'aquila reale? —
Ninetta ch'è più bona e più gentile
nun m'avrebbe risposto così male!
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