Sonetti Romaneschi

Da cristiano! Si mmoro e ppo’ arinasco, Pregh’Iddio d’arinassce a Rroma mia. (G. Belli)

ER MARTIRE DE L'IDEA

Trilussa (Carlo Alberto Salustri)

Guarda la testa mia ch'è diventata!
so' tutte cicatrice. Vedi questa?
Fu quanno scrissi, in segno de protesta,
«Viva Oberdan!», davanti a l'Ambasciata.

Qua su... fu un clericale, in una festa;
più giù, 'na guardia, in una baricata;
e 'sta ficozza in mezzo, una sassata
d'un communista, che me prese in testa.

Qui, fu a un comizzio; questa, in un corteo...
E tu, doppo 'ste buggere, me chiedi
come la penso adesso? Marameo!

Co' la testa che ciò nun è possibbile
qualunque sia pensiero... Nu' lo vedi?
Mancherebbe lo spazzio disponibbile!

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